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| Probabilmente non è mai esistita epoca storica in cui la credenza nella divinità non sia stata messa in dubbio o rigettata come totalmente falsa e illusoria. Ma se ancora fino al XIX secolo il pensiero agnostico o palesemente ateo era prerogativa di un’élite d’intellettuali coraggiosi, oggi - grazie anche a loro - viviamo in un’epoca in cui si dichiara apertamente atea buona parte della popolazione mondiale.
Ebbene, in questa sezione si vuole ripercorrere a grandi linee questo lungo cammino del pensiero ateo, scettico e anticlericale, dall’antichità ad oggi, attraverso le citazioni di autori più o meno noti, che con i loro pensieri hanno illuminato quell’età oscura in cui le religioni hanno relegato gran parte dell’umanità, asservendola a un dio che, paradossalmente, essa stessa ha creato.
Non sono gli atei che negano qualcosa, ma le religioni che affermano assurdità e balle antistoriche.
"Crassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?"
Guarda caso, più la scienza progredisce e più le apparizioni divine si diradano. Evidentemente, dio dev'essere allergico alla scienza. Un po' come l'aglio per i vampiri Pare che, ultimamente, solo la Madonna ci tenga a farsi ammirare. Vanità femminile! Ma è un po' truculenta e pasticciona... l'ultima volta s'è messa a piangere sangue maschile. Doppio miracolo! :-P
Età antica (fino al ’400) I mortali si immaginano che gli dei sian nati e che abbian vesti, voce e figura come loro; ma se i buoi e i cavalli e i leoni avessero le mani, o potessero disegnare con le mani, e far opere come quelle degli uomini, simili ai cavalli il cavallo raffigurerebbe gli dei, e simili ai buoii il bove, e farebbero loro dei corpi come quelli che ha ciascuno di loro. Gli Etiopi fanno i loro dèi camusi e neri, i Traci dicono che hanno occhi azzurri e capelli rossi. Senofane di Colofone (ca. 570-475 a.e.c.), Frammenti
Kutadanta accusò il Buddha: «M’hanno detto che insegni la legge e la via della vita, eppure disprezzi la religione. I tuoi seguaci abbandonano i riti e snobbano i sacrificî. Ma la reverenza per gli dèi si può mostrare solo coi sacrificî. La vera natura della religione è adorare e sacrificare». Il Buddha rispose: «Più grande del massacro di manzi è il sacrificio dell’io. Colui che offre in sacrificio i propri desiderî morbosi comprende l’inutilità di codesto macello d’animali sull’altare. Il sangue non pulisce, ma sporca. La rinuncia alle azioni dannose, invece, rende il cuore inte...Read the whole post... |
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